05. Aurelio Buletti
Segmenti di una lode più grande
novembre 2002
pag.90
Aurelio Buletti è nato nel 1946 a Giubiasco. Ha lavorato come docente.
Vive a Lugano. Ha pubblicato alcuni libri di poesie e un libro di racconti:
Riva del sole, Pantarei, Lugano 1973
Né al primo né al più bello, Iniziative Culturali, Sassari 1979
Trenta racconti brevi, Casagrande, Bellinzona 1984 [Premio Schiller 1984]
Terzo esile libro di poesie, Mazzuconi, Lugano 1989
Brevi, Alla chiara fonte, Lugano-Viganello 2001
Segmenti di una lode più grande, Alla chiara fonte, Lugano-Viganello 2002
Temi (5 poesie), Alla chiara fonte, Lugano-Viganello 2004
Rosa shoping, Fondazione Diamante, Riva San Vitale 2005
E la fragile vita sta nel crocchio – Poesie brevi 2000-2004,
Alla chiara fonte, Lugano-Viganello 2005 [Premio Schiller 2006]
Contesse, Gentiluomini, Altri e Altre, Alla chiara fonte, Lugano-Viganello 2010. Altre poesie e altri racconti sono usciti su giornali, riviste o in libri antologici.
Traduzioni di sue opere (libri):
Vertraulichkeiten eines Strandverkäufers. Geschichte aus dem Tessin, (Übersetzung und Nachwort von Cornelia Schlegel), Benziger Verlag und Ex Libris, Zürich 1989 Rivage du soleil;
Ni au premier ni au plus beau; Troisième frêle livre de poèmes, (Traduit de l’italien par Adrien Pasquali, Préface de Clara Caverzasio), Editions Empreintes, Lausanne 1998
Nicht jedes Staunen ist ohne Stimme – Non ciascuno stupore è senza voce – Gedichte 1970-2009, (Auswahl und Übersetzung von Christoph Ferber, Nachwort von Giovanni Orelli), Limmat Verlag, Zürich 2010
Osorna nepostojanost radesti, (Preveo s talijanskog izvornika: Tvrtko Klariċ), Felsina, Zagreb 2010 [È la traduzione in croato di E la fragile vita sta nel crocchio].
da 1. Poesie per Giò
UN BEL SILENZIO
Un bel silenzio sta fra queste righe
di parole pensate lietamente.
Viene da te, s'incanta.
Si fa ancora più zizzo, più cortese,
si fa velo riorito, si sospende,
poi con un lieve sibilo si scioglie
al tuo primo sorriso.
LIEVE LUCE
Della necessità di queste righe
non c'è nessuno
che si fidi a parlare.
Vengono povere,
camminano nel dubbio,
si scostano all'incedere
delle frasi che cotnano.
Sola le porta incredula letizia
cui lieve brilla di speranza
che tu legga e sorrida.
PRECAUZIONE DEL SOLE
In un freddo mattino dell'inverno
vale la precauzione
del sole:
non si cammina sul lato dell'ombra.
Fosse gelo la vita,
dimorerei dalla parte di te.
Anche se vi sto, pur essendo emozione.
CILIEGIO
Non ti ho mai abbracciata,
credo, sotto un ciliegio
in nessuna stagione:
e meglio sarebbe d'inverno
siccome anche l'albero abbraccia
la speranza del caldo.
BONNE NUIT
Si direbbe la notte
ben più scaltra del giorno,
quel tonto tutto luce,
ma come più tenere, talvolta.
Come tavolta tutta luna e stelle
e altre luci belle
e voci molto rare:
a me piace sentirti respirare.
MATTUTINO
Ove il viso di te fosse l'aurora
guardandoti vedrei
il nascente risveglio
della città sul lago.
Ove il viso di te fosse il risveglio
guarderei nei tuoi occhi
vedendola dal lago
la città che rinasce.
Ove gli occhi di te fossero il lago
io sarei la città che si risveglia
guardandoti, vedendoti
rinascere all'aurora.
Ove Aurora di te fosse città
io sarei il risveglio che rinasce
per vedere e guardare
il tuo viso.
da II altre poesie
UN CONVEGNO DI PASSERI
Un convegno di passeri
beccuzzanti sul prato.
Finisce presto, forse per il cibo:
che fosse poco?
o per minaccia che non percepisco:
poveri piccoli volati via!
Che ogni nostra gioia
più ampia si distenda
ma uguale si condensi
per luce di allegria.
POESIE
Le parole disposte sulla pagina
-non si sa se lo vollero,
se furono costrette-
forse montano in timida superbia:
ma in fondo sono buone,
non farebbero un torto
alle loro sorelle nelle chiacchiere
nei sussurri e bisbigli
e nelle imprecazioni,
nei racconti di gioia e di dolore.
E forse il loro orgoglio
è veste di pudore
o lieve forza o salvezza dal niente.